Quale responsabilità sociale ed etica
È diffusa la propensione ad attribuire alle dimensioni mastodontiche della comunicazione moderna molti dei mali che lamentiamo nella società. Ma quanto più il fattore economico interviene nella comunicazione e induce a fare riferimento alla quantità degli utenti, è probabile che gli strumenti della comunicazione siano non già la causa, la radice fontale dei malanni che sentiamo genericamente incombere su una società frantumata e culturalmente dispersa, bensì il riflesso, lo specchio di culture e di modi di vita che hanno la loro radice nella crisi sociale, nelle ‘leggi’ economiche, nelle inquietudini politiche, al limite, nella preponderante visione antropologica che informa la modernità.
Nella sfera umana e storica, quando non prevale lo scetticismo che nega la possibilità di attingere alla verità, è la libertà che processualmente consente all’uomo di raggiungere la verità, mai piena e perciò perfettibile
- Verità nella comunicazione
- Libertà dell’esprimersi
- Etica delle relazioni e delle immagini
- Consapevolezza delle dimnamiche
Libero spazio online
La comunicazione veicolata sui social è libera. E questo è un dato di fatto. Abbiamo, infatti, la possibilità di commentare un post di un nostro amico o di un personaggio famoso, affermando le nostre idee come meglio crediamo. La libertà di espressione è effettivamente uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione. L’articolo 21 recita così:
“Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Il suo ruolo si amplia con l’attuazione della libertà di dare e divulgare notizie, opinioni e commenti, di conseguenza nella libertà di manifestazione del pensiero non rientra solo la libertà di opinione, ma anche la libertà di cronaca che consiste nel diritto all’informazione.
Nel caso dello spazio online, la libertà d’espressione è potenzialmente infinita. Questa caratteristica peculiare, però, sembra aprire ad un ventaglio di difficoltà, come:
– la diffusione del linguaggio d’odio
– le censure da parte dei social network
Alcune dimensioni della natura mutevole dei media
Al giorno d’oggi, ci affidiamo sempre meno ai formati più tradizionali dei giornali, televisione e radio per ricevere notizie e cerchiamo maggiori riscontri dalle fonti di comunicazioni online, dalla TV satellitare, dai blog e dai social network. Cerchiamo informazioni anche da cittadini che si improvvisano giornalisti, non soltanto da quelli con una formazione più tradizionale. Ciò sta avendo un impatto sul nostro scenario sociale e politico e sta determinando un cambiamento nelle strategie adottate dai governi repressivi, spaventati dagli effetti di questa rivoluzione nell’informazione.
L’intensificato potere dei media, soprattutto di Internet, può essere utile ad incrementare la consapevolezza e la partecipazione, migliorando l’accesso alle informazioni, ma vi sono anche dei pericoli intrinsechi. Esso può incoraggiare l’empatia e supportare l’attivismo per i diritti umani, ma rischia anche di alimentare odio, stereotipi e cattiva informazione. I bambini e i giovani sono soggetti particolarmente vulnerabili rispetto ai pericoli online.